Celebriamo la Classicità: L'Olivetti Studio 44 - Numero di Serie 785175 del 1953.

È tempo di rendere omaggio a un'icona intramontabile della scrittura: l'Olivetti Studio 44, numero di serie 785175 del 1953. Questa macchina da scrivere vintage ha attraversato il tempo con grazia e continua a incantare gli appassionati di scrittura di tutto il mondo. 📜✨

Il suo design elegante, la tastiera morbida e il suono rassicurante delle lettere che prendono vita hanno reso l'Olivetti Studio 44, numero di serie 785175, una compagna fedele per scrittori, poeti e professionisti. Scrivere con questa bellezza vintage è un'esperienza unica, un viaggio nel passato che affascina ancora oggi.

Il Genio di Marcello Nizzoli e Giuseppe Beccio. Nel 1952, questa macchina straordinaria fu progettata da due menti brillanti: l'architetto e designer Marcello Nizzoli e l'ingegnere Giuseppe Beccio. Marcello Nizzoli era un collaboratore fidato dell'azienda Olivetti fin dal 1938, e questa collaborazione ha dato vita a una macchina che era un trionfo di design e ingegneria.

L'Importanza del Corredo Completo. Ma c'è di più da ammirare oltre al suo fascino intrinseco. Il corredo completo di un'originale Olivetti Studio 44 è come un viaggio nel tempo. La valigia originale, con tutte le sue parti intatte, è una testimonianza della cura con cui è stata custodita nel corso degli anni.

Nel 1955, il prezzo di una Olivetti Studio 44, numero di serie 785175, era di 68.000 lire, equivalente a oggi a circa 1.060 euro. La valigia, che oggi potremmo considerare una reliquia di design, costava 4.500 lire, pari a circa 70 euro. 

Una Lettera 22 usata in permuta aveva un valore di circa 30.000 lire, equivalenti a circa 467 euro di oggi. Questo ci ricorda quanto queste macchine fossero preziose all'epoca e quanto siano rimaste affascinanti attraverso i decenni.

In breve, l'Olivetti Studio 44, numero di serie 785175, è molto più di una macchina da scrivere. È un viaggio nella storia, un'opera d'arte e un testimone del passato. Quando ci prendiamo cura di queste bellezze vintage e conserviamo il loro corredo originale, ci assicuriamo che possano continuare a ispirare e affascinare le generazioni future. 🌟📇 #OlivettiStudio44 #VintageWriting #TesoriDelPassato

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Celebriamo la Classicità: L'Olivetti Studio 44 - Numero di Serie 785175 del 1953.

È tempo di rendere omaggio a un'icona intramontabile della scrittura: l'Olivetti Studio 44, numero di serie 785175 del 1953. Questa macchina da scrivere vintage ha attraversato il tempo con grazia e continua a incantare gli appassionati di scrittura di tutto il mondo. 📜✨

Il suo design elegante, la tastiera morbida e il suono rassicurante delle lettere che prendono vita hanno reso l'Olivetti Studio 44, numero di serie 785175, una compagna fedele per scrittori, poeti e professionisti. Scrivere con questa bellezza vintage è un'esperienza unica, un viaggio nel passato che affascina ancora oggi.

Il Genio di Marcello Nizzoli e Giuseppe Beccio.

Olivetti MP1 ICO Rossa è una macchina per scrivere portatile con una storia interessante. Ideata da Adriano Olivetti e Gino Levi Martinaroli nel 1929, il modello MP1 è stato progettato da Riccardo Levi nel 1932 con il design di Aldo e Adriano Magnelli. Il modello è stato prodotto per quasi 20 anni, dal 1932 al 1950, quando è stato sostituito dalla Lettera22.

La Olivetti MP1 ICO Rossa ha giocato un ruolo importante nella storia della macchina da scrivere.

Macchina da scrivere da tasca Taurus.

Torrani & Cie, Milano, Italia. Rarissima macchina da scrivere italiana con le dimensioni e la forma di un orologio da tasca, ruota dattilografica con 45 caratteri (solo maiuscole), 2 rulli inchiostratori, stampa su strette strisce di carta da incollare alla normale carta da lettera per creare l'aspetto di un telegramma, diametro 2 ¾ inches.

Letteratura: Martin, 1949, pp. 240/241

Ne conosciamo solo pochi esemplari.

La Lettera 32 è una macchina per scrivere portatile prodotta dalla Olivetti e commercializzata a partire dal 1963. Progettata dall'architetto e designer Marcello Nizzoli e ideata come erede della Lettera 22, la 32 ebbe un grande successo commerciale in tutto il mondo.

Con una dimensione di base di 35 cm per cm di profondità e un'altezza di circa 10 cm, la Lettera 32 secondo i canoni dell'epoca era molto trasportabile con un peso di 5,9 Kg.

#Olivetti #Invicta

modello Invicta portatile

caratteristiche: martelletti portacaratteri, battitura frontale, cambio livello singolo

tastiera: universale, qattro file, 44 tasti

costruttori: Riccardo Levi, Aldo Magnelli

Modello successore alla macchina per scrivere Olivetti MP1

numero di serie: 25688

colore: rosso

L' Ing Giuseppe Giacherio fondò, a Torino, La Società Anonima Invicta nel 1921, grazie alle esperienze maturate negli Stati Uniti.

Produzione dal 1921 al 1950.

In un mondo affollato a livello visivo sappiamo riconoscere la vera bellezza artistica se parliamo di Marketing o di comunicazione?

Olivetti è stata una delle prime e poche aziende a credere fermamente nel design, facendo dei suoi prodotti e della sua comunicazione uno dei migliori esempi in assoluto.

Macchina da scrivere McLoughlin Brothers Versione 1, del 1884 

McLoughlin Bros, New York. Macchina da scrivere americana ad indice, disco con bordo dentellato, maniglia rotante per la selezione dei caratteri, inchiostrazione con rullo di feltro, su tavola di noce. 

Questo modello fu commercializzato come "McLoughlin Bro's Ten Dollar Typewriter" e venduto originariamente come giocattolo.

Macchina per scrivere Corona con tastiera illustrata di animali.

L.C. Smith & Corona Typewriter Inc., Syracuse, New York. Commercializzata con lo slogan "Un regalo per aiutare le piccole dita a guidare le giovani menti desiderose". - 

L'azienda equipaggiava le normali macchine da scrivere portatili, in questo caso il modello "Sterling", per il piccolo sovrapprezzo di 2,49 dollari USA con la "Animal Keyboard". Il brevetto di design statunitense n. 100245 fu concesso a Myrtle R.

PROUTY

In risposta alle esigenze di una domanda universale furono fatti molti sforzi per inventare una macchina che producesse e continuasse la scrittura visibile dalla prima all'ultima parola. 

Nel 1888, il reverendo Enoch Dye Prouty e sua moglie Olive Serene Prouty ricevettero un brevetto per la prima macchina da scrivere a battuta frontale.

FAY SHOLES BRONZE

Due figli con cognomi famosi furono gli artefici di questa monumentale macchina da scrivere che apparve originariamente sul mercato nel 1896 come la Remington-Sholes.

Infatti, l'inventore era Zalman Sholes, figlio di Christopher Latham Sholes, e il responsabile era Franklin Remington, figlio della Remington & Sons, che costruì le prime macchine da scrivere Sholes & Glidden.
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  2. organizzare servizi didattici gratuiti per le scuole, il pubblico standard e la Terza età;

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